giovedì 29 aprile 2010

Belladonna

Cos'è la solitudine? Cos'è un equivoco?
Il bambino sente dire che il padre è in viaggio d'affari e ci crede. E quando il padre torna fa il bravo, cammina in punta di piedi, mentre lui legge il giornale sul sofà, non lo chiama, non gli dice niente, lo osserva da lontano.
E'stato a scuola oggi, la terza elementare non è cosa da niente, eh! le righe del quaderno cambiano, la maestra ti ha dato un bel voto per il tema in classe. Ma papà è stanco perchè è tornato da un viaggio d'affari e la mamma è a scuola di yoga.

Papà è stato in viaggio d'affari, non puoi disturbarlo, no no no.
"Oh papà sarai stanco, non ti disturberò."

mercoledì 28 aprile 2010

Still life

Ecco una cartolina sulla parete della tua camera. Non te l'hanno spedita, l'hai comprata tu nella libreria del Palazzo delle Esposizioni. Tutto il resto era da buttare secondo te, hai salvato questa cartolina. Dopo aver visto una mostra non ce la fai a tornare a casa senza una cartolina di un quadro della mostra, è un rituale più che un ricordo.
I ricordi li sai tenere nella mente, i rituali invece servono a scacciare i brutti pensieri...
Ecco la tua cartolina "il pittore paesaggista" di De Chirico... Non era quello che volevi all'inizio, avresti preferito qualche altro suo dipinto, ma non c'era che questa cartolina con poche altre molto brutte!(per non parlare dei piedi di Apollo in vendita a prezzi assurdi). E allora... Eccola adesso su una parete della tua camera, questa piccola cartolina, sembra acquisire sempre più un senso.
La verità è che non tieni quasi mai per te le cartoline che compri. Dopo il rituale, le spedisci agli amici, o al tuo ragazzo... (perchè è a loro che pensi ogni volta che le compri)... Ma oggi per loro non c'era niente, c'era solo un pittore paesaggista, senza braccia, seduto tra cornici e squadre davanti ad una tela con un albero e la firma del pittore sulla tela... nella tela.
Non potevi spedirla a nessuno, dovevi tenerla per te.
Da un po' di tempo non puoi più dedicare così tanta attenzione alle mostre come a tantissime altre cose... E ci è voluto un po' di tempo prima di guardare le tele per apprezzarle nella loro totalità. Ci sarai poi riuscita? Tu e la tua amica avete attraversato la libreria e vi siete impregnate dell'odore dei libri. Mi piacerebbe avere addosso l'odore dei libri, sia vecchi che nuovi, ma chissà perchè io e te amica mia, siamo finite ad avere l'odore dell'alcool etilico!

lunedì 26 aprile 2010

"In mezzo scorre il fiume" mi disse una volta un amico parlando di noi e del tempo e dei cambiamenti.
La frase non era la sua, l'aveva presa da un film... In mezzo scorre il fiume e c'è una poesia di una poetessa che parla di una candela che brucia da entrambi i lati.
In mezzo scorre il fiume e tutto il resto non si può nominare qui. Non pensavi che quel film ti potesse piacere così tanto. E invece... Una bella poesia in un film è sempre un evento esilarante. In mezzo scorre il fiume e io vorrei che noi insieme fossimo quel fiume, forte e liquido che invece di separare unisce.

"Alla fine tutte le cose si fondono in una sola e un fiume l'attraversa. Il fiume fu scavato dal grande fluire del mondo, e scorre tra le rocce dall'inizio dei tempi. Sopra le rocce sostano gocce di pioggia senza tempo. Sotto le rocce sostano le parole, e alcune delle parole sono le loro. Sono tormentato dal fiume."
(In mezzo scorre il fiume, film)

sabato 24 aprile 2010

Boccioli

Ci sono giorni... Si potrebbe iniziare a parlare in questo modo di tante cose.
Oppure dire oggi.
Pare che il fruttivendolo ti abbia messo una mela marcia nella busta. Ci sei rimasta male ma poi pensi che neppure ci avrà badato lui come te.
Dovresti scegliere con cura le mele al mercato, le verdure più fresche, il pesce con l'occhio intatto, il pane profumato e morbido, i fiori si e no sbocciati da mettere sul tavolo in cucina. Ma... ci sono giorni... in cui è bello affidarsi ai venditori. "Fate voi come credete", pensi " Se mi volete dare un pezzo fresco di pane oppure no, una bottiglia di vino rosso rubino buono oppure aceto. Ogni tanto ho bisogno di fidarmi."
Torni a casa e lasci tutto incustodito sul tavolo in cucina, speri che ogni cosa si metta al suo posto da sola...

venerdì 23 aprile 2010

Ogni giorno ti sembra di avere un volto diverso, un corpo diverso, eppure i conoscenti ti salutano per strada, ti riconoscono. C'è qualcosa, un colore, un 'espressione, un particolare che forse non cambia in te?
Forse è la forma ovale del tuo volto.

mercoledì 21 aprile 2010

Poco

Ci sono giorni così, così in cui non si fa molto, o meglio la consapevolezza di questo è più fastidiosa del solito. Non c'entra niente l'autocritica spietata o i sensi di inferiorità o cose del genere.
Ci sono semplicemente giorni in cui il vuoto non sa essere pieno, e la tua motocicletta è un motorino incidentato che non hai mantenuto in modo zen! Dov'è il casco? Me lo hanno tolto quando sono caduta e poi non me lo hanno più ridato. Era nuovo, era un regalo... Il medico del pronto soccorso mi ha detto che siamo nati nello stesso giorno per tenermi sveglia forse, mi parlava parlava e mi divertiva.
Qualche giorno con una caviglia ingessata non è una tragedia!

martedì 20 aprile 2010

"Chie-chan è decisamente molto più loquace con me che con chiunque altro. Questo mi rende felice. Il tempo che trascorro con lei è bello, talmente tranquillo da sfiorare la malinconia.
Forse la felicità è semplicemente questo. Da qualche parte dentro di me so che è destinata a passare, ma adesso questo momento si espande al massimo, cancella il passato e il futuro, e avvolge tutto."
(B. Yoshimoto, Chie-chan e io)

lunedì 19 aprile 2010

Oggi hai incontrato una persona che con un sorriso grande come una barca ti ha detto "Pensa positivo, vedrai che tutto ti sorriderà!... Perchè non metti un po' più di trucco? Ho fatto tre master, sono una naturopata, sto bene con me stessa, ho un figlio dj... ah ti ho detto che devi pensare positivo?"
L'hai guardata forse stupita, ma sul serio non capivi cosa volesse da te , visto che in classe eravate 30 persone...
Ti ha detto che ti vedeva distratta, poco concentrata sui tuoi obiettivi. Ma che significa una frase del genere?
Le hai risposto "Può darsi"... Poi l'hai indispettita con la tua aria assonnata e così si è messa a parlare finalmente di altro. Il fatto è che davvero avevi un gran sonno stamattina, ma anche non ti piace sentirti dire certe cose.
Resta una certezza, a volte hai proprio un brutto muso! Partirai da questo...

giovedì 15 aprile 2010

Inflazione

Già nell'usare la parola "inflazione" ho compiuto forse un'inflazione. Eppure ci sono ancora così tante cose da esplorare... Oggi un gruppo di bambini parlava di cose che non conosco, ma che non avrei conosciuto neppure se a parlarne fossero stati degli adulti: Chi è una certa tizia che ha cantato in una trasmissione televisiva ed è diventata famosa qui in Italia quest'anno?
"Amare le piccole cose", "Seguire il proprio istinto", "Conservare il bambino che in sè", "Mettersi in discussione", "Essere in divenire", "Carpe diem" e perfino "Aprile è il mese più crudele".... Quante volte ho ascoltato oppure letto queste frasi, non dico in tutti gli anni della mia vita ma nell'ultimo mese?! Tantissime. Ed è un peccato nominare così le cose senza dargli un'esistenza concreta, mentre si continua ad esserne sempre più privati.
Mi sembra che basti trascurare un po' l'arredamento di un locale, mettere dei tamburi di latta al posto dei tavoli, esibire frutta sul bancone, tenere una ragnatela accanto al bancone per renderlo affollato, perchè alternativo. E allora, chi è quel cantante famoso nella scena underground romana che suona malissino e canta malissimo e scrive malissimo ma proprio per questo è seguitissimo, perchè si presume che sia alternativo e solo per questo affascinante?
Che cos'è la moda? Che cos'è la diversità? Che cos' è questo discorso?

mercoledì 14 aprile 2010

Gli egoisti

Ci guardiamo intorno io e te senza perdere mai le nostre reciproche presenze. Ci hanno chiamato egoisti, senza sforzarsi neppure per un attimo di mettere da parte il proprio egoismo.
Diamo troppa importanza agli altri io e te. Spesso trasformiamo un dispiacere in un mal di stomaco. Finiamo per sentirci colpevoli per cose che non abbiamo commesso ma che a furia di sentircele imputare crediamo nostre davvero.
Siamo impacciati io e te, abbiamo difficoltà a parlare in pubblico, balliamo a modo nostro. Siamo due stranieri uno all'altro io e te, veniamo da regioni molto diverse, da famiglie altrettanto diverse. Cambiamo idea mille volte in una sera quando dobbiamo uscire "Berremo una birra" e subito dopo "Poco distante da qui c'è una bella vineria"... "Metto su un po' di musica qui in camera" e... "Scendiamo per strada".
Ti dico che sei noioso quando parli all'infinito della tua politica, della Storia... Ma sono tra gli aspetti che più mi piacciono di te.

martedì 13 aprile 2010

Villaggio vacanza

Sono tante le cose che non ti piacciono: i villaggi turistici sono tra queste cose.
Ti rattrista ancora di più vederne sfogliare i cataloghi sui luoghi di lavoro...
O sentirti dire "Vieni a vedere che settimana trascorrerò. Qui, come vedi dalle foto, è tutto organizzato: piscine, idromassaggi, grandi bouffet, animazione... "
Non ti sconvolge tanto l'idea di un villaggio turistico a Zanzibar o in Calabria o in Basilicata e così via, quanto l'entusiasmo di chi te ne parla mesi prima. Cerchi di dire la tua ma ti accorgi di non riuscire a dire niente di accondiscendente, al punto che una smorfia compare sul viso dell'entusiasta collega.
Questa tua repulsione per tante cose significa forse che non sai metterti in discussione?

venerdì 9 aprile 2010

Prima di tornare alle vecchie abitudini ti assale un senso di inadeguatezza ma soprattutto di estraneità.
Ti chiedi se quest'estraneità sia verso le cose che facevi e hai interrotto e ora devi riprendere o verso le abitudini in generale...
Avere abitudini può essere consolante e allo stesso tempo scombussolante. Non riesci a farti "fesso e contento" sulle cose che fai. Se una cosa ti viene bene solo per abitudine ne soffri.
Una mattina di sole è bella perchè scopri, ogni volta che accade, qualcosa di nuovo: una novità che ti piace o qualcosa di vecchio che ti appare nuovo. Ma potrebbe anche non piacerti, come di fatto talvolta avviene... Così una giornata di pioggia. Ma di certo hai stabilito quali sono le cose per te importanti...
Ciò che più non tolleri è loro trascuratezza.

lunedì 5 aprile 2010

Tapislourant

E' facile rimanere delusi se un amico, che credevi caro, torna per le vacanze e si preoccupa di rivedere tutti ma non te.
All'inizio ti viene da pensare che ormai non è più l'amico che credevi. E alla fine rimani solo con un grande dubbio che viene ingoiato da un grande vuoto e tutto quel che riguardava voi non ha più senso.
Oggi camminavi alla stazione per comprare il biglietto del rientro a casa e sotto la galleria ferroviaria ti sembrava di camminare su un tapis lourant; è questo che hai fatto finora?
Quante volte hai percorso la galleria della stazione, quante volte hai comprato un biglietto di rientro a casa dopo essere stato dai tuoi per le feste.
Ogni volta speri che la prossima le cose cambino un po' anche per te. Nessuno se lo deve augurare, se non tu.

sabato 3 aprile 2010

Maggioranza?

Ad un matrimonio in una provincia del sud, ti aspetti che ci siano riti tradizionali e perciò ci vai preparato (almeno credi di sapere cosa vedrai: balli, discorsi, applausi, lacrime, molte pietanze). Dove ti siedi? Al ristorante non hanno stabilito i posti, perciò puoi scegliere tra il lato "giovani "e il lato "maturi - anziani"... Nel lato giovani ci sono i cugini e gli amici degli sposi, tuoi coetanei alcuni, altri di qualche anno più piccoli, altri poco più grandi ... Nel lato anziani i tuoi zii oltre che i tuoi genitori e i parenti dello sposo.
Scegli di sederti accanto agli anziani, non sai perchè ma senti che tutto sommato sarà la scelta meno avvilente. Dopo l'antipasto ti si avvicina un cugino e ti dice "Perchè non vieni a sederti da noi?" e tu gli dici che andrai dopo la prossima portata a scambiare due chiacchiere ma che ormai ti "è capitato" di sederti accanto ai vecchi zii e ti sta bene così... E infatti così fai: dopo il primo piatto di pasta ti alzi e vai dai giovani cugini. Li saluti di nuovo e ti chiedono come va e gli chiedi come va dopo aver detto "tutto bene"... Hai interrotto un discorso sui modelli di tutine per bambini adatti per un battesimo, ti dicono. Poi ti domandano cosa ne pensi... non fai in tempo a rispondere che parlano del parto cesareo di un'amica e ti chiedono consigli "Tu che ne sai più di noi in proposito, è normale che il latte non venga ad una mamma?"... Ancora non fai in tempo a rispondere che una cugina dice " Devo scegliere il colore delle mattonelle in bagno"... Poi un pianto stizzoso da una culla e tutti corrono attorno ad un bebè in lacrime. E' il figlio di amici degli sposi. Mentre un'altra mia cugina coetanea mi dice con un sorrisino soddisfatto" Eh già, ormai quando mi vedo con i miei amici il sabato sera parliamo solo di bambini e matrimoni... Siamo diventati grandi no?".
Diventi muto non dici nulla nè cerchi di dirlo, ritorni al tavolo con i vecchi zii, ti sembra più accettabile...

giovedì 1 aprile 2010

"... Questi io di cui siamo costruiti, uno sull'altro come piatti ammucchiati sul braccio di un cameriere hanno legami altrove, simpatie, le loro piccole costituzioni e diritti, chiamateli come volete (e per molte di queste cose non c'è nome); così uno verrà soltanto se piove, un altro in una stanza con le tende verdi, un altro quando non c'è Mr Jones, un altro se gli promettete un bicchiere di vino - e così via. Ognuno può moltiplicare secondo la sua esperienza i diversi compromessi che i suoi diversi io hanno stabilito con lui, e alcuni sono esageratamente ridicoli per essere dati alle stampe." (Virginia Woolf, Orlando)