lunedì 25 maggio 2009

Cosa significa raccontare i propri fatti privati alle persone che vivono nella propria casa, coinquilini, forse amici o anche familiari?... Raccontargli fatti propri privati. Un conto è il migliore amico ma quando ci si trova a dire di episodi personali in modo scherzoso e superficiale a un semplice gruppo riunito a cena, che cavolo sta succedendo?
In quei momenti si svende tutto il valore che quel fatto ha potuto avere... Una litigata appassionata avvenuta il giorno prima con il proprio ragazzo e tutte le parole, i rimproveri, gli ambienti... tutto raccontato ad altri, ai propri coinquilini o familiari... Che senso può avere? Nessuno buono per i due protagonisti... Eppure accade. E così di quella litigata appassionata finita con una riappacificazione da favola, se ne è riso a tavola.

venerdì 22 maggio 2009

All'improvviso si viene a sapere da estranei che un caro amico si è trasferito a Londra, suo fratello si è trasferito a Dallas, un ex coinquilino si è trasferito a Barcellona, un altro amico a New Orleans, un altro ancora progetta di andare a Berlino. Tutti sembrano partire cambiare attraverso questi spostamenti, vanno avanti. Qui a Roma non si può vivere, si guadagna poco, qui è sempre la stessa storia, qui ci sono rapporti da dimenticare... Credi ancora di poter vivere come un pezzente del tuo lavoro sottopagato e gioire di strade romane sempre più private di estate romana? Credi ancora che ti basterà nel tempo una passeggiata in centro tra i turisti e i suonatori e le chiese da ristrutturare? Credi ancora che ti possa far sorridere passare a febbraio a piazza S. Pietro e trovarci ancora il presepe, pur fregandotene dei presepi? Credi ancora che sia bello andare in un cinema che proietta film d'autore e stare da solo con il bigliettaio a vederti Heimat 2 in piena estate e poi rientrare con il notturno strapieno di povera gente che torna a casa dal lavoro in qualche ristorante del centro? La risposta è SI.
Ma chi rimane comincia talvolta a sentirsi colpevole delle partenze altrui... Come accade ai bambini di fronte a un evento spiacevole...

lunedì 18 maggio 2009

Accorgersi di tante cose tutte insieme genera confusione. Così è come non avere capito niente anche se non è così... o forse si, è così, non si è capito niente. Il tempo per riflettere è così poco. Eppure basterebbe... La cosa più difficile è fare i conti con realtà diverse da se stessi. A volte sono gli altri che popolano queste realtà a farci capire quanto ci stiamo bene o poco. Sono loro a darci l'idea della nostra identità. E ci accorgiamo che ci vedono in un modo totalmente diverso da quello in cui ci vediamo noi. Ancora di più ci accorgiamo che non sappiamo se gli altri ci vedono così perchè così hanno deciso in base alle loro predisposizioni, o se siamo stati noi proprio ad alimentare quell'immagine.

sabato 16 maggio 2009

Satiri danzanti

L'immagine di te che mi riaccompagni a casa e scendi dalla macchina per venire con me alla porta d'ingresso del palazzo in cui abitavo e dirmi buona notte prima di ripartire... Poi sarebbe cambiato tutto già un mese dopo: mi lasciasti alla fermata dell'autobus a metà strada per casa mia! Incominciò un'amicizia bellissima e mi manca tanto.

martedì 12 maggio 2009

A volte il tempo gioca brutti scherzi. Ma più che il tempo è la nostra mente. Il tempo è la nostra mente. Sarebbe bello adesso continuare le avventure delle persone fin qui narrate ma è come se fossero partite lontano, lontano in qualche luogo che non conosco. Oggi la realtà mi appare popolata di luoghi comuni, archetipi e nostalgie. E forse dovrei esserne felice ma invece non lo sono, perchè non me ne sento parte. Mettere su una tela un colore piuttosto che un altro. Scegliere colori caldi invece di quelli freddi. Far sentire a casa chi guarda il dipinto... No, niente di tutto questo mi riesce di volere...

venerdì 8 maggio 2009

Credo sempre di più che i buoni consigli esistano...

martedì 5 maggio 2009

L'anno scorso tutto quello che avevo era più nuovo di adesso.
Anche se in disordine, tante cose erano più nuove. E questo rendeva tutto splendente...
Ora vedo il cambiamento. Le mie mani più screpolate e ruvide, il mio caro golfino più sdrucito di allora. L'elastico per capelli ha resistito ma è smollato.
Prendo quello che ho scritto finora e lo accartoccio virtualmente... E' tempo di rinnovamento... ma il mio vecchio golfino lo tengo...

lunedì 4 maggio 2009

Vicine #2#

Non è successo nulla di strano se la sera prima si erano chiuse la porta in faccia, pur senza sbatterla, senza dire nulla... Non che non si volessero del bene e del rispetto, anzi... La verità è che non riuscivano a mentire, e se una sera non gli andava di parlarsi, bene così! E pure se fosse stato per un mese e più... loro sapevano che mai si sarebbero perse, che sempre avrebbero trovato l'una nell'altra una reciproca comprensione e una sconfinata verità... Erano stanche delle frasi alla moda e delle parole ad effetto, stanche delle frasi famose e delle parole sarcastiche o ciniche. Ma prive del senso dell'orientamento, spesso si perdevano in tipi posticci di bellezze, rendendosi conto solo dopo tanto tempo che era stato solo un buco nell'acqua...
Baddy certo è diversa in questo. Si è costruita con ostinazione una vita che comincia ad essere quasi normale, quasi inutile, quasi sbiadita... E' lei che deve occuparsi di loro, del palazzo e viene pagata per farlo... è lei che ha ripreso gli studi e progetta mille rivincite. E' lei che sente sempre di dover dimostrare qualcosa a qualcuno...

sabato 2 maggio 2009

Vicine

Felicetta e Nursy guardano pensierose fuori dalla finestra delle loro case. L'una di sera tardi l'altra di mattina presto. Entrambe sono confortate dall'idea di poter trovare ovunque la bellezza, o almeno quella che per loro si dice tale. Non sognano grandi viaggi e grandi incontri. Solo il calore di un ambiente impregnato di umanità e semplice bellezza... Il loro condominio non è di case in affitto, certo, nè di case comprate... E' un edificio che ospita ragazze senza nessuno, incapaci di desiderare la ricchezza economica o il prestigio di una carriera qualsiasi. Non per questo non si danno da fare, ma lo fanno a modo loro e riescono comunque bene a portare cose buone a chi le incontra. Felicetta aiuta dei venditori ambulanti di frutta, Nursy pulisce case e condomini... La loro ricerca della bellezza è una cosa davvero seria ed ha avuto un caro prezzo...
Anche Buddy abita nel loro stesso condominio, ma lei ne è l'amministratrice e coordinatrice anche se nel frattempo studia per diventare infermiera (nonostante sia arrivata alla trentina)...

venerdì 1 maggio 2009

Mattinata

- Buongiorno - dice con voce rauca Tommaso al telefono.

- Ciao - risponde Baddy.

T. - Allora cosa combini?

B. - Mi sono svegliata da poco... Lo so, sono le 11 ma non ce l'ho fatta ad alzarmi prima...

T. - Tranquilla, non ti chiamo per rimproverarti e poi anch'io mi sono svegliato da poco... in fondo oggi è festa, no?

B. - Mmm, mmbeh si... Eeeeee...cch!!, scusa ma mi sta venendo l'allergia con la primavera...

T. - E che cavolo, un po' di sole dopo tanta variabilità e freddo e già ti lamenti?!

B. - Ecco, lo sapevo, devi sempre spiegare le cose con i manuali degli psicologi... mica è colpa mia se mi viene l'allergia di questi tempi?!

T. - Ma dai non arrabbiarti, lo sai che scherzo! Non essere permalosa come al tuo solito!

B. - Comunque non mi va di parlare del tempo!

T. - Hai ragione... senti, allora oggi studierai o hai cambiato idea e ce ne andiamo con gli altri a un pic-nic al parco? Dai!

B. - No, mi sono ripromessa di studiare... Mi sento troppo in colpa...

T. - Vabbè, pazienza.

B. - Si, pazienza.

T. - Non hai niente più da dire?

B. - No.

T. - Vabbè, ti saluto!

B. - Ciao!

T. - Prrrrrrrr!!

B. - Bllll! Divertiti.