lunedì 3 maggio 2010

Traditrice

E'bello scrivere proprio quando hai più impegni.
Improvvisamente ti accorgi che più le cose da fare aumentano più cresce il tuo bisogno di scrivere.
Di sicuro hanno ragione a dire che scrivere non richiede che carta e penna o un computer, pure vecchio va bene... Che semplicità di pensieri a volte...
Tra undici casse di un supermercato in chiusura ti ritrovi proprio ad aspettare nella fila più compromettente. "Ehi, ciao!" ti senti dire prima con gli occhi e poi con la voce.
"Chi sei?" ti viene da pensare...
E' nel vero senso della parola un tuo ex amante... Il primo con cui hai tradito il tuo ex ragazzo.
Lo saluti stupita, per fortuna tra voi c'è una signora che ha parecchie cose sul tappeto scorrevole della cassa... Intanto lui e il suo amico riempiono le loro buste, si volta verso di te e mette qualcosa nella busta, si volta verso di te e dice qualcosa all'amico.
Non riesci a dire niente, come al solito, ma forse la tua espressione dice tanto, come sempre ti frega.
Temi che arrivi il tuo turno, temi che ti aspetti per fare due chiacchiere.
Dopo sette anni che non lo vedi, non ti va di dirgli niente, non ti va di dirgli da dove torni, non ti va di sapere cosa fa adesso.
"Mi aspetterà?...non mi aspettare!"
Bip, bip, bip, del sensore della cassa per ogni prodotto acquistato dalla signora, per ogni tuo "Mi aspetterà? speriamo di no!"
Alla fine va via, il carrello pieno della signora prima di te, frapposta tra te e lui, vi divide in modo imponente.
Va via, forse deluso, forse indifferente, forse complice.

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