giovedì 16 luglio 2009

Lontananza

Cosa significa stare vicino ad una persona in un momento difficile?
Cercare di capire ciò di cui ha bisogno e agire di conseguenza
o agire in base a quello che a priori crediamo sia bene, secondo i nostri criteri, per lei?
O ancora... farsi sentire ogni tanto in base al nostro tempo, dopo il lavoro, dopo la chiacchierata a tavola con la famiglia, dopo la chiacchierata con il ragazzo di nostra sorella, dopo una conversazione di circolo al telefono, dopo un riposino sul nostro bel divano davanti alla tv?
La risposta sembra facile, eppure...

4 commenti:

  1. sono due cose differenti: da un lato ci sono le motivazioni (a priori o a posteriori), dall'altro non c'è niente, solo un vuoto formalismo che si presume innocente...
    eppure..queste due cose differenti sembrano spesso confondersi: la volontà di sentire l'altro è prigioniera del tempo, e i formalismi diventano l'occasione per imparare ad aprirsi.
    non c'è una regola. solo il sentimento può guidare questo genere di giudizi

    RispondiElimina
  2. Allora si tratta solo di sincronicità mancate forse? In ogni caso c'è un sentimento deluso da un lato e un sentimento frainteso dall'altro forse...

    RispondiElimina
  3. io, che in certi momenti voglio solo stare sola, per lo stesso motivo ho il terrore di essere invadente rispetto al dolore altrui. ma al lato opposto dell'invadenza c'è la distanza. e, come se non bastasse, l'equilibrio fra questi due opposti dipende dalla sensibilità di ciascuno. perciò spesso mi capita di dire: io ci sono. sappi che sono qui,per ascoltarti solo se lo vuoi, per abbracciarti solo se lo vuoi, per parlare soloselovuoimamagarinonserve.

    Ra

    RispondiElimina
  4. Si, in effetti un altro aspetto da considerare è quello dell'invadenza... Credo da quello che dici, che il tuo comportamento sia di una persona abbastanza attenta a tante sfumature nei rapporti... Forse è soprattutto questo che tutti noi vorremmo: attenzione come equilibrio tra distanza e vicinanza...?

    RispondiElimina