martedì 10 settembre 2019

L'aria di Milano viene dai libri di coaching, quelli che ti dicono che devi uscire dalla comfort zone e lanciarti alla scoperta di nuove cose. La periferia è dunque brutta. Distese di verde incolto, case come caserme, case come baracche e tanti tanti magazzini. I magazzini del rimosso. Del 3×2, delle grandi catene commerciali. L'aria di Roma esce dal Tevere. La respiri e sa di smog e palude ma sai che non potrà farti male perché dentro c'è lo scintillio della luna e dei volti che vi si specchiano, affacciandosi sui ponti. Roma  è come un bombolone alla cioccolata. Un abbraccio caldo ai primi freddi della sera. Una birra fresca quando fa caldo. Una periferia che non se ne sta tranquilla o nascosta. Una donna che al mercato del Quadraro pulisce i carciofi a mani nude. Mani nere, tinte dalle foglie dei carciofi. Mani dure, indurite dal coltello che ha in mano. Milano-Roma è pure una canzone. Non bella, ma è una canzone. E a cantarla o ad ascoltarla, una cosa la puoi fare: ballare!

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