venerdì 25 dicembre 2009

Miti

C'è gente che sa raccontare i suoi guai al mercato. Mentre compri la frutta, senti accanto a te una donna sui sessanta che urlando di disperazione dice alla vicina "Signora, sapesse che mi è successo!" e da lì parte il racconto: Il figlio è stato abbandonato dalla moglie che ha portato con sè i due figli piccoli. Lo ha lasciato senza preavviso. Ha un altra relazione già da tempo e stava con il marito solo per soldi. Lui è rientrato a casa dal lavoro e non ha trovato più nessuno...
"Una disgrazia, una rovina quella cognata!... Era tutto organizzato..."
Ti viene da chiederti se è proprio così che è andata, ma che importanza ha in quel momento? Non ce la fai a essere cinico.
Ti viene da commuoverti, e allora cominci a credere che non è proprio finito il teatro che commuove, il teatro in cui rivedi parte dei tuoi sentimenti, parte delle tue emozioni che credevi seppellite dietro il tuo visino da matriosca... Ti viene da piangere e lo fai insieme a quella signora, anche se lei non lo sa.
Il mito vive.

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