sabato 29 agosto 2009

Quello che ancora manca

Cerchi un modo per non parlare della stanchezza del rientro, ma non lo trovi. Al supermercato incontri volti abbronzati, commessi abbronzati, tutti sono rientrati. Ma ancora qualcuno a Settembre parte. E'difficile immaginare il rientro al lavoro, per chi ce l'ha, e difficile immaginare la fine dell'estate per chi non ce l'ha. Tutto galleggia ancora come una barchetta di carta al largo. Ma a chi può interessare tutto ciò? Ne è pieno il mondo di lamentele così!
Intanto devi pensare a preparare anche un esame per fine mese: chirurgia medica, un'altra mazzata al tuo ego sognante... !! Cosa resta da fare?

sabato 15 agosto 2009

Faccia di luna

Faccia di luna

lavori a ferragosto?

No, ma vorresti?

No, ma cosa significa?

Lei lavora

Lui lavora

Tu no

Faccia di luna

giovedì 13 agosto 2009

Esco di casa verso le 19 per fare la spesa e incontro la vecchietta del piano terra in macchina fuori dal cancello del palazzo verso chissà dove...
E'tutta fiera e sorridente di quel viaggio nella seicento Fiat della figlia, guidata dalla figlia. Al rientro, dopo un'ora circa, la rincontro, questa volta affacciata alla finestra, parla con le vicine di casa mentre la nipotina gioca a palla con gli altri bambini.
E'una donna fiera dei suoi 70 anni, le si legge sul volto la soddisfazione, ha fatto tutto quello che voleva: si è sposata, ha una figlia con una utilitaria che l'accompagna nei vari posti, una nipotina che gioca sotto casa sua.

Penso ad alcune righe di Ginsberg, in Kaddish, parlando della madre morta folle e straziata in una casa di cura...

- ... così fino alla fine, 2 giorni dopo la sua morte ricevetti la sua lettera. Strane profezie rinnovate!
- Scriveva :
"La chiave è nella finestra, la chiave è nel sole alla finestra. Io ho la chiave. Sposati Allen non prendere droghe. La chiave è tra le sbarre, nel sole nella finestra.
Con affetto,
Tua madre"

- Che è Naomi.

martedì 11 agosto 2009

Lusso

Qualche giorno senza programmi è il massimo del lusso che posso concepire. Alzarsi la mattina senza mettere la sveglia, ascoltare musica, stare in silenzio per ore fermi senza fare nulla senza pensare a nulla o a tutto. Ecco, stare al paese natio qualche giorno comincia ad avere questi risvolti positivi. I genitori sono i tuoi figli adottivi da accudire da cui farti prendere in ostaggio per la sera, per uscire con loro, andare per sagre, mangiare gelati giganti. Hai deciso di dedicargli tutte le tue serate di questi pochi giorni da loro. La mattina loro lavorano e così hai tutto il tempo anche per te e per altri... Hai anche sentito una vecchia amicizia, ma non poi troppo vecchia, per un incontro... Ci sei rimasto un po' male nel constatare che sei una frana delle relazioni con persone dell'altro sesso. Infatti anche quest'altra amicizia è naufragata, se mai c'è stata. Non sei di certo la persona più attraente del mondo (e neppure di qualsiasi paese) ma con chiunque dell'altro sesso finisce sempre per c'entrarci il sesso. E tutto naufraga nell'impossibilità di sentirsi.
L'altra persona : "Ti ho pensato ogni tanto"
Tu : "Ah davvero? e perchè non ti fai mai sentire?"
L'altra persona : "Meglio di no..."
Pazienza, ti rimangono altre amicizie meno complicate, seppure meno mature.
Domani lascerai tutto questo per andare dalla persona più cara di tutte.

venerdì 7 agosto 2009

Clessidra

Succede che metti la macchinetta del caffè sul fornello e intanto fai altre cose e... finisce che il caffè si brucia in parte e in altra parte si versa fuori dalla macchinetta sul piano cucina...
In casa si sparge l'odore di caffè, lo stesso ti ha avvisato che il guaio era combinato!
L'ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze a volte può essere insopportabile o interminabile, altre invece è il più piacevole di tutti. A me è successa quest'ultima cosa. Non che ci siano state belle notizie, anzi... ma stranamente tutto mi riusciva bene e una bambina mi ha detto in bolognese "Ma sei proprio brava!" mentre le cambiavo le medicazioni della sua ferita.
Menomale, a volte si ha bisogno di complimenti anche o forse soprattutto di quelli dei bambini.
Ma Roma riesce sempre ad essere più complessa di ogni complessità, più triste di ogni tristezza più bella di ogni bellezza, più confusa di ogni confusione. Ogni fenomeno ti si mostra con più chiarezza quando sei libero dai soliti impegni. Fai due passi sulla Tuscolana e per ogni passo ci sono diecimila cose che ti turbano e ti fanno mettere in discussione tutto. Ti fanno capire come sei egoista a volte, quanto sei chiuso nelle tue piccole realtà immaginarie. Vorresti che agosto non finisse più. Vorresti dimenticare tutto quello che c'è stato prima e tutto quello che verrà dopo. Fa caldo, gli aerei si affannano a fare avanti e indietro tra un paese e l'altro, triplicano, moltiplicano le corse sul tetto delle case. La tua è ben esposta. Ti intristisce questo traffico, ma ugualmente oggi hai deciso che è agosto il mese più bello.

martedì 4 agosto 2009

Lettera aperta ad un apprendista infermiere

Le giornate in un reparto di ospedale, o per meglio dire unità operativa di terapia intensiva ti mette di fronte a una interminabile serie di immagini e storie ed emozioni. E tu vorresti essere lucido pronto a scattare come fanno tutti i professionisti presenti. Vorresti mettere in pratica tutto quello che hai imparato fino a questo momento sull'anatomia, sui farmaci, su determinate problematiche... ma non riesci neppure a fare la somma di 4 ml di bicarbonato di sodio con 16 ml di acqua distillata. Quanto fa 4 + 16? Ti incanti, pensi a questa somma da fare e non ci riesci. Sei bloccato, improvvisamente assente a te stesso per non dire agli altri. Troppe frasi e domande stupide, che ti chiedi poi davvero come hai fatto a dirle, perchè le hai dette agli infermieri di turno? Che ti frulla nella testa? Qui serve prontezza non divagazioni filosofiche e ancor peggio intellettualoidi artistoidi!
Hai la testa tra le nuvole e appari davvero tonto... Forse lo sei?